"Se avessi voluto, avrei potuto ancora salvarmi, e non solo
dall’ergastolo, ma anche e per quanto sia spiacevole dirlo, da me
stesso. Il tempo delle indecisioni era terminato, mi attendeva una
scelta, una scelta che si poteva sintetizzare in due semplici
parole:vita o morte".
IO..L'ASSASSINO [2010]
Il libro, autobiografico, ha come filo conduttore
gli anni della detenzione dell’autore, dal 1999 al 2008. Il libro si
presenta su due piani narrativi distanziati temporalmente che si
intrecciano, capitolo dopo capitolo, alternandosi: la notte e i minuti
precedenti la scarcerazione e la narrazione, sotto forma di memorie,
degli avvenimenti che lo hanno portato in carcere e il percorso di
quegli anni. Si ripercorrono i vari momenti della latitanza,
dell’arresto, dell’impatto con le carceri spagnole, dell’estradizione in
Italia, della condanna all’ergastolo ridotta in appello a 21 anni, la
separazione con la moglie, i rapporti con il figlio e la madre, la
decisione di collaborare con la giustizia, la mancanza di una vita
affettiva e sessuale, la “conversione” al buddismo, la continuazione
degli studi e i primi permessi. E’ il racconto appassionato e toccante
delle emozioni, delle riflessioni e dei pentimenti lungo un doloroso
percorso interiore, fino alla presa di coscienza di ciò che era stata la
sua vita, dei rapporti con sua madre e suo figlio e soprattutto, alla
reale comprensione del significato di avere provocato la morte di un
uomo. Nel racconto sono inseriti brevi ma significativi sprazzi di vita
carceraria, un altrettanto breve “saggio” sulla situazione delle carceri
in Italia e una valutazione sull’indulto del 2006 e termina con un
epilogo dove vi sono racchiusi i mesi successivi alla scarcerazione.
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